6/29/2022

J. Michael Prince di U.S. Polo Assn.: “II polo per tutti”
Abbiamo fatto una chiacchierata con il Presidente e CEO di USPA Global Licensing, la società che gestisce e supervisiona il marchio U.S. Polo Assn., su come il polo stia cambiando e sul perché potrebbe diventare una nostra grande passione
È in corso in questi giorni l’Italia Polo Challenge a Porto Cervo, una delle occasioni in cui è possibile assistere allo “sport estremo più antico del mondo” nel nostro paese. Abbiamo fatto alcune domande a J. Michael Prince di U.S. Polo Assn., che è sponsor tecnico del torneo, su cosa sia oggi e come ci si possa approcciare anche da profani al gioco del polo.
GQ: Beh per prima cosa raccontaci: cos’è il polo?
J. Michael Prince: Una cosa interessante di questo sport, è che è nato intorno al 600 aC. Quindi in realtà, come diciamo noi, è lo sport estremo più antico del mondo. E uno dei nostri obiettivi come marchio è raccontare questa lunga storia, sia attraverso i media, ad esempio trasmettendo le partite su ESPN a livello globale, che anche attraverso l’abbigliamento. Il passo successivo che stiamo compiendo per la prima volta è mostrare alle persone che è uno sport accessibile ai bambini, agli studenti, ai giovani, senza limiti, e vogliamo portarlo alle persone che non ci hanno mai giocato prima, dargli più visibilità. Perché è uno sport bellissimo, è uno sport sociale, da condivisdere con la famiglia, con gli amici, e puoi farne parte anche senza necessariamente praticarlo in prima persona. Puoi andare alla partita, pranzare in compagnia, guardare lo sport, bere un bicchiere di champagne, portare il tuo cane.
La socialità è una parte fondamentale di questo sport, e godersi un pomeriggio alle partite non è semplicemente osservarlo, ma partecipare attivamente.
E anche in Italia si fanno eventi a Roma, o Cortina dove si fa snow polo, e anche in Sardegna. E poi l’italia ha vinto il Campionato Europeo, il che significa che andrà negli Stati Uniti e gareggerà per il Campionato del Mondo, che è il nostro Mondiale di polo. È un grande momento per il polo in Italia!
GQ: Quale pensi sia il modo migliore di avvicinarvisi per qualcuno che non ha mai avuto a che fare con questo sport?
J. Michael Prince: Andare a una partita, e godersi una bella giornata in un ambiente rilassato. E lì potresti dire, ‘ehi, voglio provare a salire su un cavallo’. Oppure ‘ehi, voglio provare a giocare a polo’. Oppure potresti semplicemente appassionartici e decidre di voler entrare in un club e divertirti guardando le partite. Sai, ci sono tanti modi per essere coinvolti a tutti i livelli, e a tutte le età.
GQ: E tu come ti sei appassionato al Polo?
J. Michael Prince: Ho sempre amato lo sport. Ho trascorso una lunga parte della mia carriera in Nike e Converse, e ho praticato sport crescendo. Quando sono entrato in contatto col marchio avevo visto le partite di polo in televisione ma non ci ero mai stato di persona. E quando ci sono stato la prima volta ho pensato che avrei dovuto farlo prima, perché quando lo vivi, te ne innamori, non puoi non amarlo. E poi entra a far parte del tuo stile di vita e dello stile di vita della tua famiglia. Ed è questo che mi sento di consigliare anche agli italiani, perché sono certo che il polo crescerà anche nel vostro paese nei prossimi anni.
GQ: Dal punto di vista del prodotto, come lavorate? C'è una grande tradizione, anche estetica, che riguarda il gioco del polo, ma vedendo il prodotto non si ha l’impressione di qualcosa di antico o di fermo nel tempo, ma di qualcosa di contemporaneo. Come rendete l’estetica del polo rilevante anche per i giovani del 2022?
J. Michael Prince: Da un lato l’estetica del polo è senza tempo, ma è anche in continua evoluzione. Abbiamo la collezione Heritage, rossa, bianca e blu, con i colori della bandiera americana, e quelli sono segni riconoscibili in tutto il mondo, è sempre la nostra collezione più venduta. Poi abbiamo la collezione USPA Fluo Collection, che è solo per l'Italia, con bellissimi colori fluorescenti e vivaci. La USPA Sport, che è più direttamente ispirata allo sport ma in versione contemporanea e casual, con un’attenzione al comfort che passa anche attraverso l’uso di filati tecnici. E poi USP life, che è la nostra linea in cui i colori, bianco, blu e verde, indicano al consumatore la provenienza sostenibile del prodotto e che in Italia sta collaborando con Treedom, un’associazione certificata con sede a Firenze, che si impegna a far crescere alberi e foreste in tutto il mondo con l'obiettivo di rendere il pianeta più verde.
La nostra polo comunque è un capo senza tempo, esiste da 50 anni, ed esisterà per almeno altri 50. È il nostro best seller in tutto il mondo. Ma è importante dargli un nuovo look and feel con colori, tecnologie e sostenibilità. È qualcosa che proviamo a fare ogni stagione e siamo davvero orgogliosi della nuova collezione primavera estate 2023.
GQ: La sostenibilità oggi è un aspetto imprescindibile per qualunque brand, non è un’opzione, ma qualcosa che cambia la percezione dei consumatori e che può decretare il successo di un progetto.
J. Michael Prince: Vogliamo e dobbiamo essere sostenibili, semplicemente è l’unica cosa da fare. E noi ci stiamo lavorando, e siamo consapevoli di avere ancora della strada davanti per raggiungere questo obiettivo. Abbiamo iniziato diversi anni fa, passo dopo passo. Ed ora abbiamo un approccio globale, che riguarda tutti i 190 paesi in cui siamo presenti. USPA life è un prodotto sostenibile in molte delle sue caratteristiche, a cui abbiamo aggiunto il lavoro che stiamo facendo insieme a Treedom, grazie a un’idea di Lorenzo Nencini, CEO di Incom. Penso che la cosa migliore sia migliorare il prodotto e poi trovare partner sostenibili che abbiano la tua stessa visione, il che è molto importante.
GQ: Tornando al rapporto tra lo sport, U.S. Polo Assn. e Italia, come vedi il prossimo futuro?
J. Michael Prince: L'Italia è tra i nostri primi 10 mercati al mondo. Ma è certamente in assoluto uno dei più importanti per quanto riguarda la percezione della moda e dello stile. La nostra attività nel paese è raddoppiata l'anno scorso. Quindi stiamo assistendo a un enorme slancio. E come ho detto prima, quello che credo accada è che il consumatore, soprattutto il consumatore più giovane, si stia avvicinando al nostro marchio e e quindi all'autenticità di questo sport. Vogliamo mostrare le caratteristiche di sostenibilità e le cause sociali che abbracciamo, aspetti che interessano le generazioni più giovani. Dobbiamo capire cosa i più giovani intendono per eleganza, ma in modo attivo, non un'eleganza bloccata nel tempo, e questo è direttamente legato al modo in cui vivono lo sport. Il tutto rendendo comunque il percorso accessibile, perché se le cose sono troppo costose, diventano fuori portata. Quello che amo del marchio è anche il rapporto tra qualità e prezzo, un rapporto che è ottimo per il consumatore più giovane. Quindi quello che vogliamo fare è rendere visibile lo sport, l'eleganza che gli sta attorno e rendere disponibile un prodotto accessibile, che puoi portarti a casa a un prezzo ragionevole.
GQ: Quando dici che il polo è uno sport per tutti, cosa intendi?
J. Michael Prince: Una cosa di cui siamo orgogliosi è che lavoriamo con 50 squadre universitarie negli Stati Uniti. Il 60% dei giocatori sono donne e il 40% sono uomini. Quindi nelle università oggi ci sono più donne che uomini che giocano a polo. E nel polo, a qualunque categoria, dai principianti ai migliori del mondo, uomini e donne gareggiano insieme. Quindi le giocatrici hanno l'opportunità di vincere campionati, giocando con gli uomini o contro gli uomini. Una cosa che succede in pochissimi sport. E lavoriamo molto con la comunità LGBTQ+, e con la Gay Polo League. C’è poi tutta una parte che rigaurda gli animali, dei progetti che includono bambini che seguono il benessere dei cavalli, che mettono in contatto bambini che vengono da realtà urbane problematiche con gli animali in un ambiente naturale.
GQ: Che rapporto si crea tra un giocatore di polo e il suo cavallo?
J. Michael Prince: Diventano una cosa sola, davvero. Sono due atleti uniti che seguono uno stesso obiettivo, e lavorano alla stessa missione insieme. I giocatori adorano i loro cavalli. E i cavalli amano i giocatori.
GQ: E invece per chi non gioca, quando dici che il polo è uno stile di vita, cosa intendi?
J. Michael Prince: Ti guardi la partita. Ma guardi anche le persone sul campo, fuori dal campo, cosa indossano le persone, come sono vestite, i loro cani e cagnolini che corrono per tutto il campo, le auto di lusso. E non importa quanti anni hai, o chi sei, puoi andare lì e goderti quello che ti piace, la natura, i cavalli, un drink.
GQ: Sembra che ti piaccia proprio un sacco!
J. Michael Prince: Lo adoro e mi diverto un sacco. È un ottimo modo per trascorrere una domenica, sono sicuro che in Sardegna sarà fantastico. Tu sei di Milano giusto? Vedrai che prima o poi arriveremo anche lì.
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